La madre bugiarda

Sareste pronti a mettere la mano sul fuoco sull'innocenza di vostro figlio? Ne sareste certi al 100%?
Linda Moscow no.
Nonostante sia una una madre devota, pronta a difendere e proteggere il figlio Gabriel a qualsiasi costo, c'è una piccolissima parte di lei che non è sicura che il figlio sia innocente quando viene accusato dell'omicidio di una ragazza, Mariela.
Come darle torto, Mariela ha passato la notte proprio con lui, e inoltre è stata ritrovata proprio dietro la casa di Gabriel.
L'istinto materno però prevale sempre, e mentire per il figlio non sarebbe la prima volta per Linda. Un passato di bugie quello di Linda, bugie che adesso stanno mettendo il pericolo la sua stessa vita.

Colette McBeth, autrice de La vita di prima ha costruito ancora una volta una protagonista femminile dalle mille sfaccettature. Linda aveva una brillante carriera politica, distrutta in un istante per colpa di uno scandalo. Separata dal marito e con un figlio con il quale ha da sempre un rapporto conflittuale. Gabriel infatti non ha mai perdonato e accettato il fatto che la madre fosse sempre prevenuta nei suoi confronti.
È proprio grazie ai numerosi flashback temporali che Gabriel ci racconta aneddoti del passato in cui Linda era sempre pronta a puntare il dito contro di lui. Non è mai riuscito a capire il vero motivo dietro al comportamento di sua madre.

L'autrice anche in questo romanzo non punta a un thriller adrenalinico, ma più ad un romanzo psicologico. In cui tutti i segreti e le bugie dei personaggi vengono prima o poi a galla. Ma non è solo questo, vengono trattate altre tematiche importanti, come gli abusi sessuali e la corruzione.

Un libro dinamico in cui, grazie ai continui salti temporali, ogni protagonista è analizzato in tutte le sue sfaccettature,  grazie alla messa a fuoco sul loro passato.
Ci si aspetta sempre un colpo di scena alla fine di un bel thriller, e invece in questo caso purtroppo non c'è stato. La madre bugiarda ha una trama molto lineare, dove non ho percepito suspense o adrenalina, ma che comunque ha saputo coinvolgermi fino alla fine.